martedì, dicembre 14, 2004

Vorrei un'adolescenza normale....ce l'avete??

Certe volte mi chiedo proprio perchè non sia possibile avere un'adolescenza normale. O, forse, come mi ha fatto notare la mia cara sorellina, l'adolescenza e la vita delle persone è proprio fatta di tutte queste schifezze.
Prima Fox, ora il papà dell'Eli che sta male...non è possibile vivere con la paura che succeda qualsiasi cosa a chiunque.
E così mi sveglio tutte le mattine col pensiero che dovrò cercare di essere al massimo, per dare la forza a chi è al minimo. E mi sveglio sapendo che di tempo per me ce ne sarà poco. So che alcune persone non considereranno molto le mie azioni. Ma capita.
Vorrei tornare a qualche anno fa, quando ancora i problemi erano quelli stupidi e infantili...eppure sembravano così grandi...
"
Banchi di nuvole, bassi, minacciosi e candidi, dalla consistenza quasi solida, da zucchero a velo.
Il verde dei prati brilla come smeraldo nell'aria oceanica, viva, libera.
E poi il mare, o almeno come lo immagino.
Su una spiaggia grigia, di sabbia, che sembra carbone, si infrangono onde increspate che provengono da un mare nero, profondo, che si confonde con il cielo notturno.
Grappoli di giovani anime libere o che così si sentono, che sembrano grandi , in un mondo che forse si è rimpicciolito per loro.
Ma appena il piede in suolo straniero varca le soglie dell'areoporto di Eathrow, davanti a delle assonnate e grassoccie inglesi che distrattamente sbirciano i passaporti, il mondo intero sembra virare a nostro favore; le sigarette hanno un nuovo gusto, gli amici diventano complici e fratelli, i baci sono facili e più sinceri.
Ogni istante viene assaporato come se fosse l'ultimo prima dell'oblio.
La notte è l'apoteosi dell'esistenza , ogni sonnolenta ora di luce sembra affrettarsi a trascorrere, per giungere alla notte eterna.
Non importa quanto il corpo ci implori di riposare, quanto gli occhi si chiudano o i muscoli cedano.
Bisogna ballare, bisogna stare in piedi fino alla fine del giorno, per poter dire che quella notte non è andata sprecata.
La camera di uno squallido ostello ha l'odore della tana di un branco, che attende l'imbrunire per venire alla luce degli accendini e rombare fino all'alba, senza fermarsi nemmeno per respirare.E poi l'impietoso mattino, come punizione divina, sembra arrivare ogni giorno più presto.
Allora, infilati in caldi sacchi che assomigliano a vestiti, ci si incammina furenti per strade che si cospargono della cenere di una sigaretta, consumata velocemente, quanto questo sfuggente abbozzo di libertà. "

In memoria di Cambridge ( Arianna )

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